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La Parodontologia è una disciplina dell’odontoiatria che si occupa della prevenzione, della diagnosi e della terapia della malattia parodontale che colpisce i tessuti di supporto dei denti (gengiva, legamento alveolo-dentale, cemento radicolare, osso alveolare).
Le malattie parodontali, se trascurate, conducono alla perdita dei denti. Esse possono essere distinte in superficiali (gengiviti) e profonde (parodontiti). E’ stato ampiamente dimostrato che la mancanza di una sufficiente igiene orale provoca gengivite in tutti i soggetti, mentre l’instaurarsi della parodontite necessita anche di una predisposizione individuale (genetica).
Le malattie parodontali non guariscono spontaneamente. E’ dunque possibile effettuare una efficiente prevenzione primaria delle malattie parodontali. La maggioranza dei pazienti affetti dalla malattia parodontale, mantengono i denti per tutta la vita se sottoposti ad adeguata terapia e soprattutto se collaboranti.
Nel nostro paese le malattie parodontali sono molto diffuse ed interessano, a vari livelli di gravità, più di 8 milioni di persone.
Per maggiori informazioni, si può visitare il sito della società italiana di parodontologia (SIDP): www.sidp.it
Rimuoviamo le cause della malattia utilizzando uno o più di questi metodi:
Detartrasi: rimozione della placca e del tartaro dai denti.
Levigatura delle radici: consiste nel lisciare le superfici delle radici sotto le gengive, per permettere al tessuto parodontale di aderirvi di nuovo e quindi guarire.
Trattamento dell’occlusione: consiste nel molaggio delle superfici masticanti dei denti, nell’impedire movimenti dentali, nel bloccaggio di eventuali elementi mobili, nell’utilizzo di apparecchi che impediscono il digrignamento, nella correzione degli stress anormali della bocca.
Chirurgia parodontale: con questo termine definiamo la manipolazione chirurgica dei tessuti molli (gengive) e duri (osso mandibolare e mascellare) per ridare la funzione e la forma nella massima espressione estetica.
A distanza di 30/60 giorni dal termine della terapia causale procediamo alla rivalutazione (con un nuovo sondaggio parodontale) per verificare il raggiungimento del successo terapeutico atteso.
I criteri di successo di questa fase terapeutica sono:
Riduzione della quantità di placca batterica (misurabile attraverso una specifica colorazione), ovvero della contaminazione batterica della bocca. Un valore di indice di placca superiore al 20% non è compatibile con la salute orale.
Riduzione del sanguinamento al sondaggio, ovvero dell’infezione presente nella bocca. Un valore superiore al 20% non è compatibile con la salute orale.
Riduzione o eliminazione delle tasche: la profondità residua non deve superare i 4 mm. La riduzione della profondità delle tasche in seguito a terapia causale, dipende, in gran parte, dalla profondità iniziale.
L’obiettivo della terapia di mantenimento deve essere la continua conservazione della salute gengivale e parodontale ottenuta come risultato della terapia parodontale attiva. Indipendentemente dal fatto che siano stati effettuati trattamenti aggiuntivi, quali ricostruzioni protesiche, inserimento di impianti ecc. ecc., la rimozione regolare della placca e del tartaro è quindi un requisito fondamentale per una prognosi favorevole a distanza.
Per raggiungere questi obiettivi sono necessarie regolari rivalutazioni cliniche con trattamento intercettivo adeguato, supporto psicologico e incoraggiamenti continui del paziente per motivarlo ad una corretta igiene orale.